Dopo dodici giorni di gare, vittorie ed emozioni si sono chiusi i Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. La cerimonia di chiusura allo Stadio Olimpico è iniziata con la rappresentazione di un’onda emotiva generata dalle Paralimpiadi tra luci, colori, suoni e acrobati e la scritta “Grazie a tutti gli atleti paralimpici!”.
Quindi ha fatto il suo ingresso la bandiera nazionale del Giappone portata da cinque atleti e da un’infermiera impegnata durante la pandemia, con l’inno nazionale cantato da un gruppo di bambini.
In un clima di festa e allegria sono entrate nello stadio le delegazioni dei Paesi partecipanti, con l’Italia rappresentata dal più giovane atleta della nostra spedizione, il pongista Matteo Parenzan. Quindi i performer hanno creato la SkyTree Tower, come simbolo di una nuova Tokyo ispirata alle imprese degli atleti.
Dopo l’esecuzione dell’inno paralimpico c’è stato il passaggio di consegne con Parigi 2024, sede della prossima edizione dei Giochi, con La Marseillaise cantata nella lingua dei segni.
A seguire è stata realizzata una bellissima coreografia a simboleggiare uno stormo di uccelli, quindi l’artista Pone, affetto da Sla, ha fatto ballare tutti con la sua musica.
“Siamo felici di aver ospitato i Giochi Paralimpici perché crediamo fortemente nei valori che trasmettono, avete ispirato molti di noi, ci avete invitati a guardare dentro noi stessi e a modellare il nostro futuro. Siamo determinati a costruire un domani libero da discriminazioni e da barriere di qualsiasi tipo”, ha detto Hashimoto Seiko, Presidente del Comitato di Tokyo 2020.
“Che viaggio, che sport, che Giochi sono stati! Arigato Tokyo! Contro ogni previsione, insieme ce l’abbiamo fatta. Sono state delle Paralimpiadi non solo storiche ma fantastiche. Gli atleti hanno riscaldato i cuori, aperto le menti, cambiato le vite, dato gioia e speranza. Grazie al popolo giapponese che ci ha accolto calorosamente e che ha contribuito a realizzare tutto questo”, ha dichiarato Andrew Parsons, presidente dell’International Paralympic Committee.
Il segmento finale della cerimonia ha visto la proiezione delle immagini delle gare e delle vittorie di questi Giochi, accompagnate dalle note e dalle parole di What a wonderful world suonate da un pianista e cantate da un coro. Quindi il braciere a forma di fiore si è chiuso con lo spegnimento della fiaccola e i fuochi d’artificio a illuminare la notte di Tokyo. Infine la scritta Arigato, see you in Paris 2024, a suggellare questa magnifica edizione delle Paralimpiadi.
di Francesca Monti
credit foto Paralympic Games