Fight Club in prima variante tra Verstappen e Hamilton, entrambi eliminati. Quinta e sesta le Ferrari
Partenza
Verstappen scatta dalla pole dopo il secondo posto nella sprint Race di sabato, causa retrocessione di Bottas all’ultimo posto per la sostituzione della power unit della sua Mercedes. Supermax si impegna anima e corpo, nel tentativo di allungare su Lewis in un circuito teoricamente favorevole alle frecce nere teutoniche. Grandissima partenza del tasso del miele Ricciardo che fa secco Verstappen, attaccato anche da Hamilton e da Norris. Il sette volte campione del mondo attacca ferocemente ma Max lo accompagna all’esterno della Roggia, conservando la seconda posizione. Lewis viene quindi attaccato e passato dal connazionale su McLaren. Vanifica tutto Giovinazzi che dopo delle grandi qualifiche e aver fulminato allo start Sainz, viene speronato dalla Ferrari numero 55.
Primi giri
L’Alfa Romeo di Giovinazzi rientra ai box per il cambio del muso, sprofondando all’ultimo posto. Verstappen si scatena rampando su Ricciardo, per ottenere la prima posizione. La Mercedes numero 44 sembra non riuscire a recuperare su Norris, mentre le Ferrari continuano tra il quinto e il sesto posto. Le monoposto arancioni hanno una velocità incredibile in rettilineo, rendendo la vita difficile al leader del mondiale e all’inglese della Mercedes il sorpasso. Il tasso del miele resiste in testa ma brucia due dei tre track limits in dotazione. Il monegasco della Ferrari ha insospettabilmente un buon ritmo in gara, che gli permette di mantenere agevolmente la quinta posizione. Ci sono 5 secondi di penalità contro lo sventurato Giovinazzi per rientro insicuro, mentre l’olandese volante numero 33 si porta sotto il secondo su Ricciardo. Grandissima lotta tra Perez e Sainz, con il messicano che si accorda e riesce a passare in prima variante, con lo spagnolo a resistere all’esterno in curva grande, dovendo poi mollare definitivamente in ingresso alla Roggia. Hamilton intanto con gomme dure fatica molto, con rapporti di trasmissione troppo corti, che generano clipping, cioè stallo della velocità massima in scia a Norris. Lewis inoltre maltratta le gomme con diversi bloccaggi nella rincorsa a Lando.
Fase Centrale
Ferri cortissimi tra Norris e Hamilton, con la McLaren velocissima in rettilineo che permette al giovane britannico di difendersi in prima variante e alla curva grande, con strenua difesa fino alla Roggia. Il Boscaiolo, partito ultimo, è già risalito in zona punti al quattordicesimo giro. Leclerc intanto corrode progressivamente il gap dal Campione del Mondo 2020, portandosi poco oltre i 2 secondi, ma deve anche guardarsi da un indiavolato Perez dietro di sé. Feroce ruotata tra l’Aston Martin di Vettel e l’Alpine di Ocon prima della staccata della Roggia, mentre davanti Verstappen non molla ma il tasso del miele è saldamente leader. Bottas si avventa su Fernando Alonso e lo passa immediatamente. Giovinazzi con l’Alfa fa un gran ritmo, ma è in ultima posizione. La Ferrari numero 16 di Leclerc inizia ad alzare il ritmo e a perdere, con la minaccia Perez alle spalle. Il Boscaiolo al giro 20 è già addosso a Stroll, mentre Ocon è penalizzato di 5 secondi per la manovra su Vettel, incredibilmente Supermax sbaglia la staccata in prima variante e taglia sui cordoli, mentre il Boscaiolo fa secco anche Stroll e risale ottavo. Iniziano i problemi di degrado, Ricciardo rientra al giro 23, Verstappen invece continua e diventa leader, con l’australiano che rientra settimo dietro a Sainz, mentre si ferma anche Vettel. Supermax rientra al giro 23, se la gioca al limite con Ricciardo. Ma poi colpo di scena: problemi enormi per Verstappen con l’anteriore destra, che si trasformano in un pit stop disastroso. L’olandese rientra dopo secondi interminabili, dietro anche a Bottas. Nel frattempo Hamilton passa Lando Norris, che si ferma ai pit al venticinquesimo giro mentre Ricciardo si accoda e sopravanza Sainz. Lewis si ferma al giro ventisei, rientrando dopo un pit stop piuttosto lento e sarà un testa a testa con Hamilton. C’è poi un devastante incidente tra il leader del Mondiale ed Hamilton, con l’inglese della Mercedes che, in scia alla McLaren di Norris, cerca di resistere al rientro dell’Olandese. Max fa decollare la sua Red Bull sul cordolo esterno, salendo poi letteralmente sulla Mercedes di Lewis che viene salvato dal dispositivo Halo. Pit stop di Leclerc che approfitta della bandiera gialla e fa una gran rimonta fino al secondo posto. Ricciardo, Leclerc, Norris e Perez, al ventisettesimo giro, occupano le prime quattro posizioni. Partenza lanciata al trentesimo giro, con Norris che prende tutta la scia di Leclerc e lo affianca in prima variante, con il monegasco che resiste ma poi subisce un grande attacco in curva grande, con Lando che riesce a passare all’interno. Bottas passa facile all’esterno su Sainz in prima variante, mentre Perez fa secco Leclerc con un sorpasso più che discutibile alla Roggia, ma il Messicano non cede come dovrebbe la posizione al ferrarista. Il Boscaiolo è incontenibile e sorpassa la Ferrari numero 16, ma Charles non ci sta e ripassa alla grande prima della Roggia, ma purtroppo la Rossa nulla può contro la supervelocità del Boscaiolo alla fine del rettilineo principale. Bottas è indemoniato e fa un giro veloce, avvicinandosi alla Red Bull di Perez. Valtteri è incollato alla Red Bull di Perez, con una sorta di trenino da Ricciardo a Bottas. Sergio Perez però è penalizzato di 5 secondi, al trentottesimo giro, per non aver ceduto la posizione a Leclerc. Il coriacissimo Tasso del Miele Ricciardo allunga oltre il secondo su Norris, mentre Charles si avvicina in modo significativo a Bottas, che fa una certa fatica con gomme medie, ormai usurate, ad attaccare la Red Bull del penalizzato Perez.
Ultimi 10 giri
Il Boscaiolo si fa coraggio e, dopo essere uscito meglio dalla prima variante, riesce a passare all’interno della curva grande, ma poi stacca malissimo in seconda variante e si fa ripassare da Sergio. Mazepin ha problemi tecnici e si ritira dopo l’Ascari, causando una virtual safety car. Leclerc sfrutta benissimo la Safety car e si incolla a Bottas prima della Parabolica Michele Alboreto ma poi, come sempre, viene umiliato in rettilineo dal motore Mercedes. Il tasso del miele porta il suo vantaggio oltre i due secondi, con Norris ormai inoffensivo. Gli ultimi cinque giri vedono le posizioni cristallizzate.
di Nicolò Canziani
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