“Carcere, storie e memorie”: Bookcity allo Spazio Alda Merini ‘Casa delle Arti’

Oltre 15 eventi nell’arco di quattro giorni per la Direzione Artistica di Donatella Massimilla del CETEC Dentro Fuori San Vittore.

Abbiamo pensato per questa edizione, finalmente di nuovo dal vivo di Bookcity, in concerto con il Municipio 6, di invitare autrici e autori amici, in armonia con lo spirito della Casa di Alda Merini, storie che rispecchiamo amore per le diversità e per le donne ‘non addomesticabili’, oltre che a dare voce, con un recital ospite al Piccolo Teatro Grassi di Milano, del lavoro trentennale del CETEC Dentro/Fuori San Vittore. Se un tema è sotteso a tutti gli eventi allo Spazio Alda Merini è quello dell’impegno civile e della testimonianza, a partire da storie vere, con metafore e allegorie, si trasmettono emozioni e messaggi ai futuri lettori, con presentazioni accurate che prevedono sempre il coinvolgimento di attrici della compagnia del CETEC Dentro/Fuori San Vittore.

Si alternano così, con interventi di giornalisti e docenti universitari, esperti e case editrici, in quattro intense giornate libri al femminile, da “Nel segno della falena” di Erminia dell’Oro (La Nave di Teseo), introdotta dalla giornalista Veronica Fernandes a “Il filo della matassa” di Masal Pas Bagdadi (Salomone Belforte Editore) con introduzione di Diana De Marchi – Presidente della commissione pari opportunità del Comune di Milano -, da “Imperium il figlio dei due padri” di Alessandra Pirri e Vincenzo Francesco Paolo Di Dia (Editore Armenio) fino a “Triora” di Alessandro Venuto (BookTribu).

Veri e propri ‘libri d’arte’ le presentazioni di libri magnificamente anche illustrati se pensiamo a “La natura sa quasi tutto” – aforismi del caro amico di Alda Merini Alberto Casiraghy – o “Donne Avventurose che hanno fatto grande Milano” (entrambi i titoli di Carthusia edizioni), a cui seguirà il 19 novembre alle h 19 un recital del CETEC dedicato alla memoria di una delle allieve attrici prematuramente scomparsa, L., del gruppo teatrale Le MErinni del Municipio 6.

Vi saranno anche debutti sorprendenti come “Naufràgi” di Maurizio Costanza (Le Commari Edizioni), un racconto arabeggiante e biografico di incontri di un viaggiatore che prende appunti visivi e al tempo stesso poetici di momenti di naufràgi personali e universali, alcune storie saranno lette da artisti ospiti, per poi citare “L’étoile e altri racconti” (Edizioni del Faro) dello psichiatra Vincenzo Florio, storie vere di pazienti trasformate con rispetto in modo incisivo e sognante.

Unico appuntamento del CETEC fuori dallo Spazio Merini la conferenza-spettacolo “Ma mi, ma mi, ma mi” sabato 20 novembre alle h 14:30, ospitato al Chiostro Nina Vinchi del Piccolo Teatro Grassi di via Rovello, un omaggio al Maestro Giorgio Strehler nei 100 anni della sua nascita, testimonianza performativa dell’incontro fra la compagnia teatrale diretta già ai tempi da Donatella Massimilla a San Vittore e il Maestro, testi inediti trascritti da un video clandestino, canzoni e brani delle nostre Tempeste a lui dedicati dalla stessa regista Massimilla, Gilberta Crispino, Fabrizio Russotto, Dana Sikorska e alla fisarmonica il maestro Gianpietro Marazza.

Ad arricchire il parterre degli eventi dedicati al CARCERE, sempre presso lo Spazio Alda Merini, presenteremo sempre il 20/11, alle h 19 “Il direttore. Quarant’anni di lavoro in carcere” di Luigi Pagano (Zolfò Editore) – a introdurlo Susanna Ripamonti – e la rivista “carteBollate” con detenuti della redazione sempre con la loro direttrice Ripamonti e il Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Milano Francesco Maisto.

“Terzo Teatro un grido di battaglia” (Bussola Edizioni) è, invece, il teatro presentato da Claudio La Camera della Fondazione Barba Varley insieme al docente universitario Francesco Cappa, al teatro terapeuta Walter Orioli e Donatella Massimilla. A completare la ricca giornata di sabato 20 novembre alle h 20, sono previsti molte letture e dialoghi con esperti, il nuovo testo a cura di Eugenio Barba, Franco Ruffini, Nicola Savarese e Julia Varley, vicino a metodi e risorse di un’arte povera così ben conosciuta dagli artisti del CETEC.

(cs)

credit foto Chiara Marigliano

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