Penultima giornata del festival La Valigia dell’Attore con un doppio appuntamento: chi vorrà approfondire gli spunti e le tematiche veicolati dalla visione del film Il muto di Gallura, proiettato lo scorso martedì alla rassegna, potrà farlo partecipando all’incontro con interpreti e regista la mattina di venerdì 29 luglio alle ore 11 presso gli Ex Magazzini Ilva a Cala Gavetta: insieme ad Andrea Arcangeli, Syama Rayner, Fiorenzo Mattu, Andrea Nicolò Staffa ci sarà anche Matteo Fresi, alla sua prima prova dietro la macchina da presa, che è stata già apprezzata in alcuni festival di prestigio tra cui il Torino Film Festival, scelta come unico titolo italiano in concorso. Il film è ispirato alla storia del bandito Batiano Tansu, passato alla storia come “il muto”, che nella Gallura di metà 800 seminò il terrore prendendo parte alla sanguinosa feroce tra le famiglie Mamia, Pileri e Vasa.
In serata, presso La Fortezza I Colmi torna invece al festival PIF, l’eclettico autore, interprete e regista che l’anno scorso si calò anche nel ruolo di conduttore de La Valigia, affiancando Fabio Ferzetti e dimostrando una versatilità e affiattamento non comuni. Questa volta Pif torna sull’isola di La Maddalena per raccontare la sua esperienza sulla lavorazione del suo ultimo film, E noi come stronzi rimanemmo a guardare, girato nel 2021 che ha diretto e interpretato insieme a Fabio De Luigi e Ilenia Pastorelli.
Alle ore 21:00 protagonista sarà dunque la satira irriverente e al contempo sognatrice di un artista che ha sempre saputo, con ironia ed eleganza, reinventarsi in ogni ambito. Dagli esordi a fianco di firme come Zeffirelli e Bellocchio come assistente alla regia alle investigazioni autoriali de “Le Iene”, in qualità di inviato disturbatore fino all’esperienza di anchor man televisivo e inconfondibile voce radiofonica, Pierfrancesco Diliberto – questo il suo nome all’anagrafe – non si è mai risparmiato nelle provocazioni intelligenti che ne hanno evidenziato lo spirito di denuncia, in inchieste sul grande schermo – come il pluripremiato film La Mafia uccide solo d’estate o il recente libro sulla storia delle sorelle Pilliu e della loro resilienza contro i metodi mafiosi durata una intera vita, Io posso – Due donne sole contro la mafia, scritto insieme a Marco Lillo e presentato a La Valigia proprio un anno fa.
L’ultima sua fatica come regista lo vede riflettere sul cambiamento di abitudini, pensieri e soprattutto relazioni umane dettato dall’avvento della tecnologia globale.