Il 27 maggio 1923 nasceva a Firenze Don Lorenzo Milani. A 100 anni dalla sua nascita, “Alla scoperta del ramo d’oro”, in onda venerdì 26 maggio alle 15.25 su Rai 3 e alle 17.50 su Rai Storia con Edoardo Camurri, gli dedica una puntata a due voci: quella di Alberto Melloni, professore di Storia del Cristianesimo all’Università di Modena Reggio Emilia, e quella di Franco Lorenzoni, scrittore e maestro elementare.
Scriveva Don Milani “Barbiana, quando arrivai, non mi sembrò una scuola. Né cattedra, né lavagna, né banchi. Solo grandi tavoli intorno a cui si faceva scuola e si mangiava”, in pochissime parole estratte da Lettera a una professoressa, il testo più famoso uscito da Barbiana, troviamo l’immagine nitida di che cosa fosse per lui “la scuola”, anche una scuoletta di campagna, una multiclasse come si sarebbe detto allora. Eppure, a quella sperduta scuoletta hanno guardato con interesse e stupore Erich Fromm, Alex Langer, Franco Fortini, Pier Paolo Pasolini, Neera Fallaci, Tullio De Mauro e tantissimi altri, ieri come oggi.
E allora, quale è il segreto di questo insegnamento? Perché Don Milani è ancora indispensabile? Siano Lucignolo o Franti, sono loro secondo don Milani, che avrebbero più bisogno della scuola mentre, troppo spesso, ne vengono espulsi. La scuola, così, diventa un ospedale che “cura i sani e respinge i malati”, come è scritto in Lettera a una professoressa, il testo scritto da don Milani e i suoi ragazzi nel 1967.
Per i “Racconti verdi”, infine, Alessandra Viola parlerà di un albero molto amato: la quercia.
