“Questa città è come un’amica sincera, che ti scruta, ti osserva, poi piano piano ti conosce e ti apre il suo cuore. Mi ha dato più di quel che avrei sognato. Alcuni di voi c’erano venti anni fa, altri non erano ancora nati. Ricordo la prima volta all’Alcatraz, non era pieno, ricordo anche l’idroscalo vuoto, il primo Forum è arrivato al terzo disco, e il primo stadio dopo dieci anni di carriera”. Musica, parole, colori, luci, emozioni: Tiziano Ferro, in un elegante vestito nero, ha fatto ritorno allo stadio San Siro di Milano, accolto da un oceano d’amore e di entusiasmo da parte del suo pubblico, che ha atteso questo momento per tre anni.
Uno show essenziale e intenso che attraverso 33 canzoni ripercorre la carriera ultraventennale dell’artista, che è accompagnato sul palco, a forma di foglio di carta sagomato, dalla sua strepitosa band composta da Luca Scarpa (Musical Director – Piano), Davide Tagliapietra (Guitars), Christian Rigano (Keyboards), Gary Novak (Drums), Timothy Lefebvre (Bass) e Corey Sanchez (Guitars).
Alle 20,50 ha inizio il live con “Accetto miracoli”, seguita da “Buona (cattiva) sorte”, “La differenza tra me e te”, “Sere Nere”, con una scaletta che alterna hit evergreen come “Sere nere”, “Xdono”, “Imbranato”, “Ed ero contentissimo” ai nuovi singoli “Destinazione mare”, “Addio mio amore”, “La vita splendida”, in una continua altalena di sentimenti, energia, ricordi.
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Tiziano Ferro si dona generosamente al suo pubblico, parla con i fan, balla, si diverte, li ringrazia per il loro affetto e sostegno, si commuove quando omaggia con una lettera l’indimenticabile Raffaella Carrà (che il 18 giugno avrebbe compiuto 80 anni), sua grande amica, che “hai creduto in me fin dagli inizi, mi hai riempito di complimenti per quello che ritenevi un talento unico e mi dicesti che con me ti sentivi sempre tranquilla”, cantando poi “E Raffaella è mia”, e quando interpreta “La prima festa del papà”, introdotta da tenere immagini e da video privati dei suoi due bimbi, Margherita e Andres, con i volti coperti da cuoricini, sulle note di “Almeno tu nell’universo”.
A metà concerto sul palco arriva un gradito ospite, Max Pezzali, che ha duettato con Ferro in “Ti scatterò una foto”, “Nord Sud Ovest Est” e “Come mai”.
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Tra coriandoli e stelle filanti si è giunti così al trascinante finale con “Rosso Relativo”, “Lo Stadio”, “Non me lo so spiegare” e “Il sole esiste per tutti”.
Due ore e mezza sono volate sulle ali di una serata bellissima. “Il mondo è nostro… gli abbracci torneranno”. Gli abbracci sono tornati, ancora più stretti e calorosi, e Tiziano Ferro si è ripreso meritatamente San Siro.
SCALETTA LIVE TIZIANO FERRO 17 GIUGNO 2023:
ACCETTO MIRACOLI
BUONA (CATTIVA) SORTE
LA DIFFERENZA TRA ME E TE
SERE NERE
HAI DELLE ISOLE NEGLI OCCHI
IL MONDO È NOSTRO
XDONO
IMBRANATO
INDIETRO
DESTINAZIONE MARE
L’AMORE È UNA COSA SEMPLICE
ED ERO CONTENTISSIMO
E RAFFAELLA È MIA
BALLA PER ME
IL REGALO PIÙ GRANDE
ADDIO MIO AMORE
ALLA MIA ETÀ
L’ULTIMA NOTTE AL MONDO
TI SCATTERÒ UNA FOTO – CON MAX PEZZALI
PER DIRTI CIAO!
TI VOGLIO BENE
LA PRIMA FESTA DEL PAPÀ
LA VITA SPLENDIDA
STOP! DIMENTICA
E FUORI È BUIO
POTREMMO RITORNARE
INCANTO
IL CONFORTO
LA FINE
BIS
ROSSO RELATIVO
LO STADIO
NON ME LO SO SPIEGARE
IL SOLE ESISTE PER TUTTI
di Francesca Monti
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