PARTE IL 18 LUGLIO IL “RITORNO A CASA DELLA FISARMONICA VERDE” DI ANDREA SATTA CON IL MESSAGGIO DI LILIANA SEGRE

“Mi fa davvero piacere augurar buon viaggio ad Andrea e Lao, il loro viaggio nel cuore dell’Europa è un omaggio civile e sentimentale alla memoria , quella familiare e quella collettiva. 650.000 uomini, con il loro NO pronunciato coraggiosamente ottant’anni fa divennero IMI, protagonisti dell’altra resistenza. Tra questi anche anche il mio futuro marito, l’ufficiale Alfredo Belli Paci. Una pagina di storia gloriosa di cui molto resta da raccontare. Ben venga dunque il viaggio di ritorno della “ Fisarmonica Verde”. Una pedalata necessaria perché senza memoria non abbiamo direzione. La manutenzione della memoria, aiuta a mantenere in buona forma la democrazia”.

Con queste parole la senatrice a vita LILIANA SEGRE esprime il suo augurio alla carovana che Andrea Satta, artista, cantante, pediatra, condurrà da oggi partendo dal campo di concentramento di Lengenfeld (Germania) e arrivando a Roma il prossimo 6 agosto, dopo 20 tappe consecutive che attraverseranno Germania, Austria, Italia, facendo sosta in molti luoghi significativi.

Dal campo di concentramento tedesco di Lengenfeld a Roma in bicicletta in venti tappe attraverso Germania, Austria e Italia sulle orme di un padre e nel ricordo dei 650.000 soldati italiani deportati dopo l’8 settembre 1943. Milleseicento chilometri in bicicletta, dal campo di concentramento tedesco di Lengenfeld al quartiere San Lorenzo di Roma. È lo stesso viaggio, a cavalcioni dei respingenti di un treno con un cappottone russo e una fisarmonica a tracolla che Gavino Satta, padre di Andrea, fece nel luglio del 1945 per tornare in Italia dal campo di concentramento nazista di Lengenfeld, nel Voigtland in Germania, dove venne rinchiuso dopo l’8 settembre 1943. Gavino è stato uno dei 650.000 IMI, Internati Militari Italiani che dopo l’armistizio si rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò. Nell’esatto momento in cui si pensava che fosse finito un sanguinoso incubo, questo doveva ancora toccare il suo apice.

l tempo dei testimoni diretti per evidenze anagrafiche, sta finendo. Chi ha vissuto questo dramma e ha potuto raccontarlo, sta scomparendo. Il rischio maggiore è l’oblio o per paradosso l’eccesso di ritualizzazione della memoria, se relegata a date e celebrazioni istituzionali in date e momenti precisi ma circoscritti. Questo gesto è invece vitale, è insieme artistico, sportivo e civile, privilegia l’incontro.  il racconto e mira a rendere dinamica una tragedia, sollecitando attiva partecipazione. Un viaggio che apre uno scenario, un’immaginario, una azione scenica ideata pensando ai ragazzi che sono l’ultima frontiera dell’ascolto.

ANDREA SATTA, figlio e ora a sua volta padre, questo viaggio lo farà in bicicletta con Lao, suo figlio; 1600 chilometri venti tappe, 80 km al giorno, chilometro più chilometro meno. Lungo la strada saranno affiancati da molti amici che, per tutto il percorso o anche per una sola tappa parteciperanno a quello che è un autentico e tangibile viaggio nella memoria, personale e collettiva.

Al termine di molte di queste, Andrea salirà su un palco e narrerà la storia de “La Fisarmonica Verde”, che nel tempo oltre a un racconto orale è diventato anche un libro, edito nel 2022, e uno spettacolo teatrale, con la regia di Ulderico Pesce. Insieme a lui in tutti gli eventi – ma anche in tutto il viaggio in bici – Angelo Pelini al piano.

1600 chilometri arricchiti, oltre che dalla performance di Andrea, anche da incontri con associazioni, ragazzi, sindaci delle località attraversate dalla carovana.

Nel corso degli spettacoli serali si uniranno, nelle diverse tappe, Paolo Hendel, Mario Tozzi, David Riondino, Ascanio Celestini, Simone Casalini, Renato Sarti, Darwin Pastorin, Lorenzo Pavolini, Paolo Piacentini, Sandro Portelli, Franco Lorenzoni, Ulderico Pesce.

Lengenfeld, Hof, Bayreuth, Norimberga, Ingolstad, Dachau, Monaco, Mittenvald, Innsbruck, Brennero, Bolzano, Lavis, Rovereto, Pescantina, Verona, Bologna, Fiesole,  Bucine, Amelia, e infine Roma, al quartiere San Lorenzo.

Tra i tanti luoghi simbolici, i campi dì concentramento tedeschi di Lengenfeld, Dachau, e le Marce della Morte, quelli italiani di Bolzano, Fossoli, i luoghi delle stragi, il cimitero germanico del Passo della Futa.

La lunga pedalata percorrerà più possibile il percorso ferroviario che il treno fece allora.

In tutto questo c’è il transito per la dimensione ludica e la compagnia, la bicicletta e gli amici insieme per un pezzo di strada, anche divertendosi e sfidandosi per un traguardo volante sulle strisce pedonali lungo un fiume in Baviera. La bellezza degli alpeggi, delle valli, i panorami, le città attraversate, le soste, gli spettacoli, i nuovi incontri.

A supporto, l’ormai mitico pulmino giallo dei Têtes de Bois che sarà’ guidato a turno dai pedalatori che vorranno prendersi una piccola pausa dalla bicicletta e che trasporterà’ piccoli trolley, una bici di riserva per Andrea, una piccola ciclo-officina, la scenografia dello spettacolo La Fisarmonica Verde, il pianoforte di Angelo Pelini, due casse amplificate per eventuali, agili, performance stradali, un po’ di cavetteria e altro materiale di scena.

Il Ritorno della Fisarmonica Verde è in collaborazione con Centro Mediterraneo delle Arti, ANEI Associazione Nazionale Ex Internati, Ambasciata della Repubblica Federale di Germania Roma, Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, ARCI, Archivio Zeta, Assessorato alla Cultura del II Municipio di Roma, Consolato Austriaco in Italia.

Con il patrocinio di Regione Toscana, Regione Emilia Romagna, Comune di Trento, Comune di Bologna, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Verona, Comune di Rovereto, Comune di Lavis, Comune di Bucine, Comune di Fiesole, A.N.P.I:, FIAB, ANED, ACP.

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