Si intitola “Caramelle” il nuovo singolo di Pierdavide Carone con i Dear Jack, che affronta una tematica molto delicata e purtroppo attuale, gli abusi sui minori. Nel brano viene raccontata la storia di due ragazzi, Marco di dieci anni, e Marica di quindici, che si trovano a dover affrontare un dramma che segnerà per sempre le loro vite: “e prima che io prendessi un sasso da tirare lo strano sconosciuto ha cominciato a dire: Dammi la mano bambino e vieni nel bosco, no che non sono un estraneo, io ti conosco, vengo dal tuo stesso posto”.
Entrambe le vittime vengono a contatto con la parte piu’ squallida e avariata di questo mondo, si rendono conto che dopo quanto accaduto nulla sarà piu’ come prima e supplicano il loro aguzzino di fare in fretta affinché quel momento terribile possa finire il prima possibile e possano tornare a respirare: “Ti prego, fa’ in fretta ciò che devi fare, ti prego, fallo in fretta senza farmi male, ti giuro, non avrò niente da raccontare, però fa’ in fretta così torno a respirare”. Parole crude, che arrivano dritte come un pugno nello stomaco raccontando, allo stesso tempo con estrema sensibilità, un problema che difficilmente viene affrontato nella musica, che invece può essere ancor oggi un mezzo per sensibilizzare e smuovere le coscienze.
“Caramelle” è una canzone importante nel vero senso della parola, che colpisce fin dal primo ascolto, un brano che avrebbe meritato di calcare il palco dell’Ariston al prossimo Festival di Sanremo per far arrivare questo messaggio contro la pedofilia e contro la violenza sui minori in maniera ancora piu’ forte.
Questo il testo e il video di “Caramelle”:
Ciao, sono Marco e dieci anni è la mia età,
ho i capelli biondi e vado in quarta A,
tranne matematica a me piace studiare
mio papà e mia mamma hanno un negozio alimentare
Ho una sorella cinque anni più di me
ed un fratellino che sta per nascere
E non vedo l’ora che arrivi in fretta maggio
che se farò il bravo potrò tenerlo in braccio
il mio migliore amico si chiama Giosuè
pensa che anche in classe siede vicino a me
poi alla campanella voliamo come piume
e finché fa buio tiriamo sassi al fiume
Ieri pomeriggio però lui si è ammalato
e perciò alla fine da solo sono andato
e mentre giocavo uno strano sconosciuto
prima mi ha guardato e poi si è avvicinato
e con fare misterioso ma gentile
si è seduto accanto a me sopra il pontile
e prima che io prendessi un sasso da tirare
lo strano sconosciuto ha cominciato a dire:
“Dammi la mano bambino e vieni nel bosco,
no che non sono un estraneo, io ti conosco,
vengo dal tuo stesso posto”
Nel mio silenzio il ricordo di cose più belle,
il colore delle stelle, mentre prendi la mia pelle,
in cambio un sorriso e due caramelle.
Ciao, sono Marica e ho fatto quindici anni
sono già un’adulta e ho fatto molti sbagli
primo, mettermi con Luca invece che con Dario
Sì, forse è più bello ma è troppo autoritario
e così per dispetto sono uscita con le amiche
e dopo una per una a casa siam tornate
che palle, casa mia è sempre l’ultima
in fondo a quella via buia e torbida
e come non bastasse è anche scoppiato il temporale
Ho fatto anche lo shampoo stamattina, porco cane
Perché da qualche tempo il mondo è un’agonia
qualsiasi cosa faccia è sempre colpa mia
fortuna che un signore mi ha offerto un passaggio
non l’ho mai visto prima però mi sembra saggio
La vita non è un film, cosa vuoi che mi succeda?
e mentre penso questo all’improvviso cambia strada.
“Dammi la mano bambina e vieni nel bosco,
no che non sono un estraneo, io ti conosco, vengo dal tuo stesso posto”
nel mio silenzio il ricordo di cose più belle,
il colore delle stelle, mentre prendi la mia pelle,
in cambio un sorriso e due caramelle, due caramelle.
Ti prego, fa’ in fretta ciò che devi fare, ti prego,
fallo in fretta senza farmi male, ti giuro, non avrò niente da raccontare,
però fa’ in fretta così torno a respirare
Ti prego, fa’ in fretta ciò che devi fare, ti prego,
fallo in fretta senza farmi male, ti giuro, non avrò niente da raccontare,
però fa’ in fretta così torno a respirare
“Dammi la mano bambino e vieni nel bosco,
No che non sono un estraneo, io ti conosco, vengo dal tuo stesso posto”,
nel mio silenzio il ricordo di cose più belle, il colore delle stelle,
mentre prendi la mia pelle, in cambio un sorriso e due caramelle
“Dammi la mano bambina e vieni nel bosco, no che non sono un estraneo,
io ti conosco, vengo dal tuo stesso posto”
Nel mio silenzio il ricordo di cose più belle,
il colore delle stelle, mentre prendi la mia pelle,
in cambio un sorriso e due caramelle.
Ti prego, fa’ in fretta ciò che devi fare,
ti prego, fallo in fretta senza farmi male,
ti giuro, non avrò niente da raccontare,
però fa’ in fretta così torno a respirare.
di Francesca Monti