Intervista con Volfango De Biasi, regista del film “L’agenzia dei Bugiardi”, dal 17 gennaio al cinema

Il 17 gennaio arriva al cinema L’agenzia dei Bugiardi, il nuovo film di Volfango De Biasi, con Giampaolo Morelli, Massimo Ghini, Alessandra Mastronardi, Paolo Ruffini, Herbert Ballerina, Diana Del Bufalo, Carla Signoris, Paolo Calabresi, Raiz, Nicolas Vaporidis, e con Antonello Fassarie un cameo di Piero Pelu’. La commedia è una produzione Picomedia, in collaborazione con Medusa Film.

Il seducente Fred (Giampaolo Morelli), l’esperto di tecnologia Diego (Herbert Ballerina) e l’apprendista narcolettico Paolo (Paolo Ruffini) sono i componenti di una diabolica e geniale agenzia che fornisce alibi ai propri clienti e il cui motto è “ Meglio una bella bugia che una brutta verità”.
Fred si innamora di Clio (Alessandra Mastronardi), paladina della sincerità a tutti i costi, alla quale quindi non può svelare qual è il suo vero lavoro. La situazione si complica quando Fred scopre che il padre di Clio, Alberto (Massimo Ghini) è un suo cliente, che si è rivolto all’agenzia per nascondere alla moglie Irene (Carla Signoris) una scappatella con la sua giovane amante Cinzia (Diana Del Bufalo).
Accidentalmente, per una distrazione di Alberto, si ritroveranno in vacanza tutti insieme: Carla, Clio, Alberto e Cinzia in una situazione esplosiva.
Cosa si inventeranno questa volta Fred e i suoi per creare l’alibi perfetto e sfuggire ancora una volta alla verità?

Recensione film: L’agenzia dei Bugiardi unisce diversi generi, commedia, surreale, pochade, tra tradimenti, evasione, bugie e verità, vizi e difetti, che si dipanano nel corso della storia, liberamente riadattata a partire dalla commedia francese Alibi.com. Un film che diverte e fa riflettere, che conferma la grande capacità del regista Volfango De Biasi di creare action comedy brillanti e fresche, grazie anche ad un cast variegato e ben amalgamato, con attori e attrici che interpretano alla perfezione i loro personaggi.

Volfango, come è nata l’idea di fare un remake del film francese “Alibi.com”?

“Il film mi è stato offerto da Medusa, mi è stata data carta bianca, c’era come partenza Alibi.com, mi è stato messo a disposizione un ottimo sceneggiatore, Fabio Bonifacci e insieme abbiamo riscritto il film rimaneggiandolo sia nell’intreccio che nella costruzione dei personaggi. Quindi ho scelto il cast. Ho cercato di trasformare un film di grandissimo successo in Francia con un target giovanile in una commedia piu’ scollata, con una serie di gag inserendo una nota piu’ romantica e giocosa”.

Un cast variegato e molto affiatato…

“Con Morelli è la prima volta che lavoro, è un ragazzo generoso, un ottimo professionista che non si tira mai indietro, con Paolo Ruffini è il terzo film che facciamo insieme e siamo uniti anche da passioni sociali, Herbert lo conoscevo e quindi mettere insieme tre amici, tre simpaticoni e tre professionisti è stato semplice. Alessandra Mastronardi ha l’immagine della ragazza della porta accanto ma in realtà è un’attrice che ha fatto anche diversi film internazionali, è fumantina nel suo carattere, è piena di cazzimma e disponibilissima. Io punto molto nei miei film sul personaggio femminile”.

volfango

Tra i personaggi femminili c’è anche Cinzia (interpretata da Diana Del Bufalo), che attraverso la canzone Compromessi Stop manda un messaggio importante: non scendere a compromessi per realizzare i propri sogni…

“Nei miei film cerco di trasmettere messaggi etici, Cinzia fa parte della grande carrellata dei personaggi della nata ieri, dell’oca giuliva, ma a suo modo è tenera, crede in quello che fa, nell’integrità, nell’amore per Alberto, è incapace ma a suo modo riesce ad avere successo, come accade in questo Paese in cui meno sei capace e piu’ hai successo”.

Nella tua carriera hai spaziato tra generi diversi, dai film natalizi al sociale, alla commedia. Quale altro genere vorresti sperimentare?

“Vorrei fare un film d’azione ma anche il fantasy o il drammatico impegnato, ma è difficile convincere i produttori del fatto che puoi switchare tra un genere e l’altro”.

di Francesca Monti

credit foto ufficio stampa

 

 

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