GIRO D’ITALIA 2020: UNA SIGLA CANTATA DAGLI EXTRALISCIO E UN NUOVO MANIFESTO PER LA CORSA ROSA

Rcs Sport ha affidato agli EXTRALISCIO la canzone ufficiale che accompagnerà il Giro d’Italia 103. Dopo il grande successo del singolo “Merendine blu” edito da Garrincha edizioni, la band di Mirco Mariani, Moreno “il Biondo” Conficconi e Mauro Ferrara torna a regalarci un altro piccolo grande capolavoro con il suo ritmo travolgente che mescola la tradizione del liscio con i suoni del punk.

“GiraGiroGiraGi” è il titolo del brano le cui parole sono il frutto della collaborazione tra lo scrittore e autore di testi Pacifico (Gino de Crescenzo), il compositore Mirco Mariani, e la editrice e regista Elisabetta Sgarbi. La canzone è edita da Betty Wrong di Elisabetta Sgarbi e distribuita da Universal.

Tra le note e le parole della canzone si innesta la voce unica e inconfondibile di Antonio Rezza, straordinario regista e performer, vincitore del Leone d’oro alla carriera per il teatro nel 2018, che si cimenta nella sua personalissima interpretazione di una telecronaca sportiva.

L’immagine di copertina del singolo è un disegno di Franco Matticchio, impaginata dallo Studio Cerri/Andrea Puppa.

Il brano sarà accompagnato da un video realizzato da Michele Bernardi con la collaborazione di Davide Toffolo.

La direzione artistica dell’intero progetto è curata da Elisabetta Sgarbi il cui immaginario eclettico ha incrociato il mondo degli EXTRALISCIO dando vita a un autentico sodalizio e aprendo orizzonti inaspettati tra musica, teatro, poesia e letteratura.

Quello tra gli EXTRALISCIO e il Giro d’Italia è prima di tutto l’incontro tra due grandi narrazioni. Da una parte l’epica dello sport che meglio di qualunque altro ha rappresentato la storia culturale e sociale dell’Italia e i mutamenti epocali del 900. Le gesta dei cavalieri erranti che con i propri destrieri di acciaio si sono sfidati in corse impossibili attraverso le strade del Belpaese hanno infiammato le penne di scrittori e intellettuali e conquistato il cuore degli italiani, divenendo nel secondo dopoguerra il simbolo del desiderio di rinascita di una comunità prostrata dalla dittatura fascista. Dall’altra la saga del liscio romagnolo, il ballo di origine colta che a metà dell’ottocento accorciò la distanza tra le classi sociali, trasformando le polche, le mazurke e i valzer delle corti mitteleuropee in danze popolari e travolgenti. Gli eroi di questa saga sono musicisti della statura di Carlo Brighi, detto  Zaclén, e soprattutto di Secondo Casadei, che all’inizio del 900 inventa lo swing romagnolo  firmando capolavori intramontabili che hanno fatto danzare e sognare intere generazioni, creando spazi di leggerezza nei quali ritrovare il senso della comunità.

Gli EXTRALISCIO, come dichiarato da Riccarda, figlia di Secondo Casadei, raccolgono la preziosa eredità del padre e la attualizzano,  restituendo linfa vitale a un genere che rischiava di essere messo da parte. Quella degli EXTRALISCIO è un’esperienza musicale, umana e sociale che affonda le radici in Romagna e porta avanti la tradizione della  musica folcloristica, rispettandone le regole fondamentali e allo stesso tempo distruggendole con sonorità lontane dal Liscio di oggi, ma vicine al liscio delle origini con l’aggiunta del Punk.

Che questo straordinario incontro avvenga in un momento tanto complesso per il nostro Paese e per il mondo appare come una fatale coincidenza. Oggi più che mai il desiderio di ripartire e il bisogno di ritrovarsi come comunità attraversano il cuore di tutti gli italiani.

Ancora una volta il coraggio instancabile dei concorrenti del Giro d’Italia può ben rappresentare un esempio, uno sprone in questa difficile rinascita. E quale miglior ritmo per tornare a sentirci insieme se non quello degli EXTRALISCIO, tra tradizione e futurismo, balera e nobiltà, energia e speranza?

Rispondi