Aperti ufficialmente i Giochi Paralimpici di Tokyo 2020

Si sono aperti ufficialmente i Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 che vedono la partecipazione record di 4.403 atleti provenienti da 161 Paesi, oltre alla squadra dei rifugiati, di cui fa parte il nuotatore afghano Abbas Karimi che ha sventolato la bandiera dell’Afghanistan. Un segno di solidarietà da parte del mondo paralimpico in questo drammatico momento che sta vivendo il Paese asiatico.

La cerimonia è iniziata con il vessillo del Giappone portato dagli atleti Mineho Ozaki, Miki Matheson, Taiyou Imai, Erina Yuguchi, Kaori Icho e da Takumi Asatani, Vigile del Fuoco al Tokyo Fire Department. Quindi c’è stata l’esecuzione dell’inno giapponese e la sfilata delle delegazioni.

L’Italia ha fatto il suo ingresso nello Stadio Olimpico per dodicesima con gli emozionatissimi Bebe Vio e Federico Morlacchi (che ha annunciato che diventerà presto papà per la prima volta di un bimbo che si chiamerà Tommaso) come portabandiera.

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credit foto CIP

Poi è stata la volta degli interventi istituzionali. Hashimoto Seiko, Presidente del Comitato di Tokyo 2020 ha detto: “Questa è la prima città ad ospitare le Paralimpiadi Estive per due volte dopo quella del 1964 ed è un onore. La questione cruciale per il pubblico è cosa questi Giochi possano cambiare e ispirare. Gli atleti e lo sport hanno il potere di cambiare la società e il futuro”.

Andrew Parsons, Presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, ha affermato: “Ringraziamo i padroni di casa per aver garantito Giochi sicuri per gli atleti e i funzionari, ma anche per la società giapponese. Onoreremo la vostra fiducia, in modo che l’eccezionale eredità che questi Giochi paralimpici lasceranno a questo paese dia una nuova percezione nei confronti delle persone con disabilità. Ma noi vogliamo di più. Vogliamo cambiare il mondo intero. I Giochi Paralimpici sono sicuramente una piattaforma per il cambiamento. Ma solo ogni quattro anni non è sufficiente. Sta a ciascuno di noi fare la propria parte, ogni giorno, per una società più inclusiva nei nostri paesi, nelle nostre città, nelle nostre comunità. La differenza è forza, non una debolezza. Il cambiamento inizia con lo sport e voi atleti comincerete a cambiare il mondo”.

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credit foto Tokyo 2020

Al centro della cerimonia di apertura, avente come tema “We Have Wings”, la storia di una bambina che pensava di non poter volare con un aereo con una sola ala e il cui stato d’animo è stato rappresentato da una violinista senza un braccio. All’aeroporto Para ha fatto diversi tentativi ma la paura la bloccava. Così, attraverso una performance intensa e colorata con musica rock e un camion abbagliante guidato da Tomoyasu Hotei, uno dei chitarristi più iconici del Giappone, il gruppo ha creato uno scambio emotivo con la piccola protagonista a cui è stato detto che “l’unica cosa che ti impedisce di volare sei tu”.

I performers hanno donato alla bambina una luce che simboleggia la forza, il coraggio, l’ispirazione per andare oltre gli ostacoli e i timori. Il segmento si è concluso con il piccolo aereo che ha trovato le sue ali per volare attraverso l’accettazione di coloro che la circondano, tra cui Gimico, il primo “modello amputato” del Giappone.

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credit foto Tokyo 2020

A seguire l’imperatore Naruhito ha dichiarato “ufficialmente aperti i Giochi Paralimpici di Tokyo 2020” ed è stato acceso il braciere da tre atleti della Nazionale giapponese con un tripudio finale di spettacolari fuochi d’artificio.

Ed ora è tempo di gare ed emozioni. In bocca al lupo a tutti gli atleti!

di Francesca Monti

credit foto Tokyo 2020

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