Fino al 10 aprile al Teatro Manzoni di Milano è in scena “Se devi dire una bugia dilla grossa”, due atti di Ray Cooney, nella versione italiana di Iaia Fiastri, in ricordo di Pietro Garinei, con la regia di Luigi Russo, interpretato da Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti, Paola Quattrini, Paola Barale, Nini Salerno, Cristina Fondi, Marco Cavallaro, Sebastiano Colla, Sara Adami, Ilaria Canalini, con la produzione di Ginevra Media Production.
La storia si svolge all’Albergo Palace dove il Ministro degli Interni, l’Onorevole Riccardo De Mitri (Antonio Catania) vive con la moglie Natalia (Paola Quattrini), situato vicino al Parlamento e dove può incontrare in segreto la sua amante Susanna Rolandi (Paola Barale), affascinante segretaria della FAO, sposata con un attore disoccupato in cerca di lavoro (Sebastiano Colla). I due si danno appuntamento nell’albergo nel giorno in cui Natalia andrà a teatro e per organizzare l’incontro il Ministro si fa aiutare dal suo portaborse Mario (Gianluca Ramazzotti), che prenota una stanza per Riccardo e Susanna. Ma Natalia torna in hotel avendo dimenticato il biglietto per lo spettacolo e ritrova Mario che nel tentativo di nascondere la verità alla signora la bacia appassionatamente in ascensore. La donna decide quindi di rinunciare al teatro per passare un pomeriggio di passione con il segretario. Da quel momento sarà un susseguirsi continuo di equivoci esilaranti, azioni inimmaginabili, peripezie, perché come dice Riccardo “se devi una bugia devi dilla grossa” parafrasando il titolo dello spettacolo che è un cult del teatro. Solo che non è semplice mantenere fede alle proprie menzogne ed essere credibili nelle situazioni più imprevedibili e disparate e alla fine la verità viene sempre a galla.
L’allestimento è ispirato a quello originale firmato dalla ditta Garinei e Giovannini con il famoso girevole che rappresenta di volta in volta la hall dell’albergo e le due camere da letto, in un avvicendarsi continuo di porte che si aprono e che si chiudono segnando il passaggio da una scena all’altra.
I tre protagonisti sono semplicemente straordinari: Paola Quattrini, che interpreta per la terza volta Natalia, riempie la scena con la sua classe, i suoi gesti e le sue parole, Antonio Catania riesce a coinvolgere il pubblico con la sua simpatia e la sua bravura recitativa, Gianluca Ramazzotti, che è anche direttore artistico dello spettacolo, è travolgente con la sua ironia ed energia, muovendosi nei panni di Mario da una parte all’altra del palco per cercare di risolvere tutti gli imprevisti. Ottima anche la prova di Paola Barale che dona leggerezza a Susanna Rolandi, spassoso Marco Cavallaro nei panni del cameriere cinese, bravissimi Nini Salerno, in quelli del direttore dell’albergo, Sebastiano Colla che dà il volto al signor Rolandi, Cristina Fondi e Sara Adami nei panni rispettivamente dell’onorevole Merloni e della receptionist, Ilaria Canalini che interpreta la cameriera rumena.
Una commedia divertentissima, con battute travolgenti che fanno ridere il pubblico dall’inizio alla fine dei due atti.
di Francesca Monti